Dimartino

I Dimartino a L'Ora di italiano, e dove se no? Alle spalle hanno la cartina della penisola, e l'atmosfera è da primo giorno di scuola. Un concerto per pochi intimi dove presentare il primo disco "Cara maestra abbiamo perso".
Il nome DIMARTINO non vi dirà niente, è normale. Antonio Di Martino ha militato per anni nei Famelika, gruppo storico palermitano, prima di cambiare rotta (e nome). Cara maestra abbiamo perso è una dissertazione sulla perdita dell’innocenza e un’introduzione all’inadeguatezza dell’età adulta tipica della nuova generazione («sui banchi di scuola abbiamo perso»). I temi: le anime perse in un archivio comunale, l’omocidio di Capossela, il relativismo disilluso, l’amore precario, la Sicilia come isola europea, le fabbriche del nord che si inventano operai, Pasolini, la Panda, i leoni drogati dello zoo. Dimartino descrive coniugando eleganza melodica e asprezza rock, con una voce intensa e ruvida in cui è impossibile non immedesimarsi. Impreziosito dagli interventi di Vasco Brondi (duetto in Parto), Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori, e prodotto dal conterraneo Cesare Basile, il disco di Dimartino si presenta come un’opera di contenutoadulto e complesso, pur mantenendo una forma canzone all’italiana.

La verifica
L'interrogazione di Dimartino a cura di Ester Apa

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